Politiche / Mobilità lenta e sostenibile
Vento
policy
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2010 — Argini del fiume Po, Veneto/ Emilia-Romagna/ Lombardia/ Piemonte
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groups Attori
- Politecnico di Milano
- Istituzioni pubbliche locali
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
payments Importo di progetto
€ 20.881.024,90
volunteer_activism Fonte di finanziamento
13.869.024,90 € - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, leggi di stabilità 2016 e 2017. 7.012.000,00 € - cofinanziamento regionale
VENTO è un progetto di territorio, un’infrastruttura ciclabile di oltre 700 km, ancora in fase di realizzazione, che corre lungo gli argini del fiume Po da Venezia a Torino. Il progetto non si tratta solo di un’infrastruttura ciclabile, ma di un’idea più ampia vol- ta a stimolare lo sviluppo economico, sociale e culturale delle aree attraversate, che includono 73 piccoli comuni e oltre 100 località. Nato nel 2010 al Politecnico di Milano da un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da architetti, ingegneri e urbanisti, VENTO si propone di affrontare le sfide delle aree marginali, sfruttando il potenziale delle grandi ciclovie lungo i fiumi per contrastare il declino demografico causato dalla deindustria- lizzazione. Il cicloturismo è visto come un modo per scoprire i territori e non solo come un mezzo per spostarsi da un punto all’altro, generando benefici economici lungo l’intero percorso, non solo nei punti di partenza e arrivo. VENTO si interroga sulle possibili proposte attraverso le quali far fronte ai problemi delle aree marginali e indentifica come in territori al nord delle Alpi le grandi ciclabili lungo i fiumi sono il motore di una sana occupazione e hanno la forza per contrasta- re, o almeno rallentare, quelle dinamiche di spopolamento che hanno colpito vaste aree in seguito a processi di deindustrializ- zazione. Il cicloturismo permette di muoversi attraverso i luoghi e non da un luogo all’altro. I benefici economici non ricadono quindi solo sui punti di partenza e arrivo, ma lungo tutto il per- corso. VENTO ha contribuito a portare all’attenzione delle istituzioni il tema dell’infrastrutturazione cicloturistica di lunga distanza, su- perando limiti amministrativi e culturali nella pianificazione delle reti ciclabili. Dal 2016 fa parte del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche, che il progetto stesso ha contribuito a creare. Grazie alle risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2020 è iniziata la progettazione definitiva ed esecutiva dei primi quattro tratti della ciclovia, uno in ciascuna regione attraversata.